Ci ha pensato con espressione seria anche il numero uno del tennis mondiale sua zia malata e ha messo in discussione la vita di un atleta professionista tre ore dopo la celebrazione del grande titolo. “È una persona molto speciale nella mia vita”, ha detto Sinner e ha dedicato la sua netta vittoria finale 6:3, 6:4, 7:5 sull’americana Taylor Fritz.
Non sa per quanto tempo avrà sua zia nella sua vita. Quando era giovane, lo portava alle gare di sci. “Se avessi più tempo, lo passerei di più con le persone che contano davvero per me. Purtroppo nello sport possono succedere cose, ma la vita reale è diversa”.
Vortice drogante come una nuvola oscura
Naturalmente Sinner ha fornito anche le tradizionali immagini di un campione del Grande Slam: bacio intimo con la fidanzata Anna Kalinskaya sugli spalti. C’è stato un abbraccio da parte dell’amico di Sinner, il cantante Seal. E poi la gioiosa posa di tifo con il trofeo d’argento sotto la pioggia di coriandoli e davanti alla bandiera italiana.
“È ancora nella mia testa e non è andato via.”Jannik Sinner sulla questione del doping
Ma Sinner non sembrava proprio sollevato, non solo per le preoccupazioni per la zia, ma soprattutto per la vicenda della sua assoluzione dal doping che incombeva su di lui come una nuvola nera. “Era un po’ nella mia testa, e lo è ancora”, ha ammesso il nativo di Sexton. “Non è scomparsa”. Per prendere le distanze, Sinner non giocherà con l’Italia in Coppa Davis, ma ricomincerà solo dai tornei asiatici.
Solo poco prima degli US Open è diventato pubblico che Sinner era risultato positivo due volte allo steroide anabolizzante vietato Clostebol a marzo. Al numero uno del mondo è stato comunque concesso di continuare a giocare ed è stato assolto pochi giorni prima dell’inizio degli US Open. La sua spiegazione secondo cui la sostanza vietata era entrata accidentalmente nel suo corpo attraverso un massaggio è stata considerata definitiva
